Segni sui citofoni prima di un furto. Bufala o realtà?
La leggenda metropolitana dei segni che gli zingari lascerebbero sui citofoni, prima di svaligiare le case, ritorna ripetutamente ogni anno: è una bufala? C’è qualcosa di vero?
In primo luogo ciò che è reale è sicuramente la paura generale che questo genere di notizie genera in tutti i cittadini, siano essi anziani, adulti o famiglie preoccupate per la loro casa, ma soprattutto per l’incolumità dei propri figli.
Secondo alcune testimonianze raccolte anche attraverso il web, queste notizie si propagavano già via fax negli anni novanta, come ora si diffondono via Whatsapp o altri Social Network, per altri nasce nella periferia milanese, segnalata da alcune guardie giurate sempre a metà anni novanta, secondo altri da prima ancora, negli anni settanta, o ancora prima. Come funzionano tutte le versioni alla fine?
Per riassumere ci sarebbe un codice che gli zingari utilizzano per classificare le nostre abitazioni, basato su alcuni segni incisi sui citofoni, per poi ovviamente svaligiarle nel momento migliore.
E la Polizia, i Carabinieri, che dicono? Quella dei segni degli zingari sui citofoni è una storia sulla quale le forze dell’ordine hanno un atteggiamento ambiguo. Qualcuno dice che non c’è nessun nesso tra segni sui citofoni e furti, mentre qualcuno, pur smentendo l’esistenza di un catalogo decifrato di simboli utilizzato dai topi d’appartamento, sembra stare più sul filone del “non è vero, ma ci credo“, forse anche per tenere sul chi vive i cittadini.
Di seguito la risposta citata in un newsgroup da un utente che ha contattato l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Arma dei Carabinieri:
“Premesso che non esiste un “catalogo” di simboli che aiutino a comprendere le intenzioni di persone che si apprestano a compiere furti in appartamenti o altre azioni criminali è tuttavia plausibile che malintenzionati vari utilizzino segni in codice (solo a loro noti) per passarsi informazioni a loro utili per compiere azioni criminose. Le consigliamo di attuare le normali misure precauzionali e segnalare alla locale Stazione Carabinieri eventuali “movimenti” anomali che dovesse notare nei pressi della sua abitazione“.